Da promettente entusiasmo a banca principale: le neobanche crescono

Uno sguardo dietro le quinte di Become Wealthy 15 min. lettura
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Cultura generale

Perché le neobanche sono improvvisamente sulla bocca di tutti?

 

A volte un trend non finisce in un grande disastro, perché alle persone nella vita di tutti i giorni diventa chiaro che la nuova tendenza rende la loro quotidianità più facile. È proprio ciò che è successo con le neobanche. Mentre le banche tradizionali discutevano ancora degli orari di apertura, i giovani aprivano il loro conto sul tram, al bar o guardando Netflix.

Quello che era iniziato come un interessante hype tecnologico, nel 2025 è diventato una cosa seria: molte neobanche lottano per la sopravvivenza, alcune scompaiono, mentre altre, come Yuh, crescono stabilmente e diventano una vera e propria banca quotidiana. Il mercato si sta organizzando, viene regolamentato in modo più rigoroso e sta diventando più maturo. Allo stesso tempo, l’intelligenza artificiale, l’analisi dei dati e i modelli di piattaforma intelligenti stanno portando le operazioni bancarie verso una nuova era: meno scartoffie, più visione d’insieme, più libertà.

La nuova realtà delle neobanche

Le neobanche hanno rivoluzionato il mondo del banking come nessun altro trend. Tuttavia, nel 2025 non basteranno più colori sgargianti o funzionalità alla moda, ma sarà necessario offrire un valore duraturo. In questo articolo scoprirai come si sta evolvendo il mercato, chi sta emergendo e chi sta scomparendo, e perché il futuro delle banche digitali è molto più adulto e interessante di quanto si possa pensare.

Il momento decisivo: ecco cosa devono offrire ora le neobanche

Le neobanche si sono proposte di rivoluzionare il mondo del banking… e ci sono riuscite. Le banche tradizionali si destreggiavano tra filiali, orari di apertura e commissioni, mentre, a partire dalla metà degli anni 2010, nuovi fornitori digitali spuntavano come funghi. Niente scartoffie, niente processi lunghi: basta aprire l’app e iniziare.
 
I pionieri in Europa, come N26, bunq, Monzo, Revolut e Starling Bank, hanno mostrato rapidamente quanto fosse elevata la domanda di soluzioni bancarie intuitive e ottimizzate per dispositivi mobili. Conti multivaluta, notifiche push in tempo reale e conti senza costi: milioni di clienti hanno trovato in queste funzionalità una grande fonte di stimoli. Eppure, come in ogni rivoluzione, arriva prima o poi il momento della disillusione: una bella app non basta per garantire un modello di business stabile.
 
Proprio in questa fase si trovano molte neobanche nel 2025:
 
• alcune sono scomparse dal radar (Flowbank, Coop Finance+, Swiss4, Radicant).
• altre stanno lottando eroicamente (Yapeal).
• altre crescono in modo solido e hanno costruito fiducia, tra cui Yuh e Neon.
 
Perché alcune sopravvivono e altre no? Nel banking, alla fine, tutto si riduce a tre cose:
 
Fiducia. Vantaggi. Guadagni sostenibili.
 
Le neobanche devono essere efficienti, ottenere buoni margini e attrarre clienti che utilizzino effettivamente i loro prodotti. È proprio questo a decidere chi rimane sul mercato.

Ecco come il neobanking ha conquistato l’Europa

A metà degli anni 2010, il mondo del banking ha subito una ventata d’aria fresca. Molte persone erano stanche di commissioni elevate, processi complicati e filiali che più che un moderno mondo finanziario, sembravano un ufficio pubblico. La crisi finanziaria del 2008 aveva già eroso la fiducia nelle banche tradizionali, creando le condizioni ideali per l’ingresso di nuovi protagonisti digitali.
 
Ed ecco che sono apparse le prime banche che sono riuscite a operare senza alcuna filiale, gestendo tutto tramite un’app intelligente. L’approccio che oggi ci sembra ovvio, allora rappresentava una piccola spinta contro il vecchio sistema. Tra i primi grandi nomi ricordiamo N26 in Germania, bunq nei Paesi Bassi e Monzo, Starling Bank e Revolut nel Regno Unito. Queste banche offrivano conti senza costi, notifiche in tempo reale e conti multivaluta, funzionalità in cui le banche tradizionali brancolavano piuttosto nel buio.
 
Il successo era evidente: milioni di clienti hanno abbandonato le banche tradizionali per passare a un moderno prodotto digitale. Oggi, le grandi neobanche riuniscono oltre 100 milioni di utenti e continuano a crescere.
Così, l’Europa è diventata un vero punto di riferimento per il banking digitale. In particolare nel Regno Unito, in Germania, nei Paesi Bassi e sempre più anche in Svizzera, l’innovazione è in forte espansione. Il risultato è un panorama variegato di neobanche che non offrono più solo un conto corrente, ma piattaforme finanziarie complete che includono investimenti e criptovalute in un’unica app.

Le neobanche in Svizzera: in ritardo, ma decisamente presenti!

Solo pochi anni fa, il neobanking in Svizzera era un argomento di nicchia. Oggi, invece, fa parte della realtà finanziaria quotidiana. Sempre più persone gestiscono il proprio denaro tramite smartphone, piuttosto che attraverso il tradizionale e-banking o addirittura recandosi fisicamente allo sportello bancario. Oltre alle persone affini al mondo digitale e spesso giovani, anche i clienti delle banche tradizionali si stanno dimostrando sempre più aperti alle soluzioni digitali.
 
Nonostante la Svizzera sia conosciuta per la sua elevata densità bancaria (sono presenti circa 250 banche), la prima neobanca svizzera è entrata nel mercato solo nel 2018. Con Zak, Bank Cler ha lanciato il primo prodotto bancario che può essere gestito esclusivamente tramite smartphone. Prima di allora, chi voleva provare una neobanca doveva fare affidamento su fornitori stranieri come Revolut. Nonostante Revolut non fosse ancora ufficialmente presente in Svizzera, è riuscita a conquistare numerosi utenti svizzeri, sebbene in larga parte solo come conto secondario per l’estero e non come relazione bancaria completa. Ciò era dovuto alla mancanza di standard di sicurezza svizzeri e alla minore stabilità normativa.
 
Dopo Zak, sono state fondate altre neobanche svizzere: Neon (2019), Yapeal (2020), Yuh (2021), Alpian (2022) e Radicant (2023).
 
Yuh è stata fondata nel 2021 come joint venture tra Swissquote, la banca online di maggior successo in Svizzera, e PostFinance, una delle più grandi banche al dettaglio del Paese. L’obiettivo era chiaro: unire pagamenti, risparmi e investimenti in un’unica app nel modo più semplice possibile. Fin dall’inizio, la comunità di Yuh è in continua crescita, non solo tra i nativi digitali, ma anche tra le persone che stanno ora compiendo il passo verso il mobile banking. Dal luglio 2025, Yuh appartiene al 100% a Swissquote, il che rafforza ulteriormente le fondamenta e chiarisce l’orientamento strategico a lungo termine.

Il 2025 segna il passaggio dalla fase pionieristica a quella di maturità del mercato svizzero del neobanking. La fase di rapida crescita e di molti nuovi fornitori lascia il posto a un periodo di consolidamento. Mentre Yuh e Neon hanno raggiunto rapidamente una solida base di utenti con circa 350’000 e 240’000 clienti, altri fornitori stanno incontrando maggiori difficoltà. Yapeal non si rivolge più ai clienti privati e la BLKB ha già interrotto l’attività della sua controllata Radicant, perché non è stato possibile trovare un acquirente.
 
Questo dimostra che oggi i clienti non scelgono più qualsiasi neobanca, ma confrontano in modo mirato condizioni, sicurezza e funzionalità.

In questa nuova realtà, il posizionamento di Yuh è solido: con Swissquote alle spalle, la banca è tecnologicamente solida e strategicamente ben strutturata. Inoltre, offre un’app che combina il banking tradizionale, il trading moderno e il risparmio intelligente. Yuh sembra aver compreso cosa si aspettano i clienti svizzeri da una banca per smartphone, offrendo funzioni pratiche come la completa integrazione di TWINT, proposta per prima da Yuh in quanto neobanca.

Stato del banking europeo: lo studio che non piacerà alle banche tradizionali

Lo studio di Backbase «State of European Banking» (oltre 6’300 persone intervistate in 13 Paesi) evidenzia chiaramente la situazione attuale del settore bancario europeo: le banche tradizionali sono sotto pressione perché i fornitori digitali stanno sottraendo loro sempre più clienti. E non solo un po’, ma in misura tangibile.
 
Secondo lo studio, una persona su quattro utilizza già una neobanca come banca principale. Questa tendenza è particolarmente marcata in Germania, Spagna e sì, anche in Svizzera. Il fattore decisivo per il successo? L’esperienza utente digitale. Se l’app funziona senza intoppi, gli utenti rimangono. Altrimenti, il fornitore successivo è a solo pochi clic di distanza.
 
Questo dato mostra anche un altro aspetto: il 41% dei clienti delle filiali bancarie tedesche sarebbe più soddisfatto se la propria banca offrisse servizi digitali migliori.
 
Più di un quarto di loro ha già cambiato banca, perché l’app semplicemente non funzionava bene.
Allo stesso tempo, le persone oggi si aspettano molto di più di un’app che non si blocchi. Vogliono un’esperienza senza soluzione di continuità come nello shopping o nello streaming: riconoscimento automatico dei viaggi all’estero, supporto chat direttamente nell’app, raccomandazioni finanziarie personalizzate, funzioni intelligenti e tutto questo in modo intuitivo.
 
Anche nel campo degli investimenti, i fornitori digitali sono all’avanguardia: gli utenti delle neobanche investono quasi il doppio e in modo più regolare rispetto ai clienti delle banche tradizionali. Non è una sorpresa: sono soprattutto le persone più giovani e digitalmente esperte a portare avanti questa tendenza.
 
La conclusione dello studio non potrebbe essere più chiara:
Per rimanere rilevanti, le banche devono digitalizzare, personalizzare e modernizzare. Restare fermi è un rischio che nessuna banca può più permettersi. I concorrenti digitali sono pronti e i clienti oggi sono più esigenti che mai.

Tendenze nel neobanking

Più regolamentazione, più fiducia

Può sembrare poco attraente, ma rappresenta una vera svolta: la Svizzera è uno dei mercati finanziari più regolamentati d’Europa e questo diventa sempre più un vantaggio per le neobanche. Mentre in altri Paesi le innovazioni spesso rimangono appese a interrogativi normativi, i fornitori svizzeri beneficiano di regole chiare, elevati standard di sicurezza e grande fiducia.
 
Temi come la lotta al riciclaggio di denaro, la protezione dei dati e la sicurezza informatica stanno diventando sempre più centrali. I clienti vogliono sapere dove si trovano i loro dati, chi vi ha accesso e quanto siano sicuri i loro depositi. E, a dire il vero, il cliente medio svizzero non ha un’esperienza indolore in fatto di sicurezza. Una banca con licenza estera, come Revolut con licenza lituana, difficilmente sarà la scelta migliore per i propri risparmi.

Personalizzazione e pianificazione finanziaria basata sui dati

La prossima grande tendenza: una banca che ti conosce davvero. Non preoccuparti, non intendiamo questa affermazione nel senso di «ti osserviamo», ma nel senso di «ti aiutiamo». Oggi gli utenti si aspettano che la loro app bancaria capisca quando vogliono risparmiare, per cosa desiderano spendere e come vogliono investire.
 
I sistemi basati sui dati sono il cuore pulsante di questo approccio. Riconoscono i modelli, propongono obiettivi di risparmio, aiutano a pianificare il budget e trovano opportunità di investimento adeguate.
 
E questa struttura diventerà ancora più intelligente:
I futuri strumenti dell’intelligenza artificiale categorizzeranno automaticamente le transazioni, proporranno soluzioni di risparmio proattive e forniranno indicazioni quando potrebbero sorgere difficoltà finanziarie. L’obiettivo? Finanze autonome che ti facilitano il lavoro senza però farti da padrone.

Dal prodotto alla piattaforma

La terza grande tendenza: gli utenti non vogliono più solo un conto. Vogliono un universo finanziario in cui tutto sia collegato in modo chiaro, trasparente e con un linguaggio comprensibile anche senza conoscenze finanziarie.
 
Banca, risparmio, investimenti, assicurazioni, previdenza: tutto integrato in un ecosistema perfettamente funzionante. I fornitori che ci riusciranno diventeranno il primo punto di contatto per tutte le questioni finanziarie. Proprio per questo motivo, le neobanche devono continuare a investire e a digitalizzare per mantenere il loro vantaggio. Anche le banche tradizionali, infatti, non stanno a guardare: hanno già compreso che i clienti desiderano soluzioni più semplici, digitali e intuitive.

Prospettive per il futuro

In che modo prosegue il viaggio (spoiler: in modo stabile, maturo e intelligente)?

Guardando al futuro, è piuttosto evidente che il mercato svizzero delle neobanche continuerà a crescere, ma non più a un ritmo esplosivo. L’attenzione è rivolta a una crescita controllata e di qualità, al mantenimento dei clienti esistenti e a un aumento della redditività.
 
Ciò significa che ci saranno meno nuovi attori, maggiore consolidamento e alcune neobanche scompariranno di nuovo dalla scena. Non si tratta di un cambiamento drammatico, ma piuttosto di app che a un certo punto semplicemente non vengono più utilizzate.
 
Mentre altri stanno ancora lottando, Yuh è riuscita a realizzare un profitto già nel 2024, diventando la prima neobanca svizzera a raggiungere questo traguardo. Tre anni dopo il lancio. Un risultato del genere, in questo settore, è paragonabile a chi consegna la tesi del master già al primo semestre. La maggior parte delle neobanche internazionali impiega molto più tempo: Revolut, per esempio, ci è riuscita solo dopo sei anni.
 
È certo che il digital banking continuerà a crescere e che il modello tradizionale delle filiali scivolerà ancora di più ai margini. Non perché le filiali siano di per sé negative, ma perché le persone vogliono che il banking sia intuitivo come lo shopping o i viaggi. Anche le banche tradizionali lo hanno riconosciuto e stanno lavorando molto alla digitalizzazione. Per le neobanche questo significa adeguarsi e anticipare i tempi: semplicemente, non restare ferme.

Un mercato maturo che si sta riscaldando solo ora

Crescita? Sì. Ma con sostanza, per favore.
Il periodo dei salti fulminei degli utenti è finito. Tuttavia, questo non deve rendere nervosi. Il neobanking sta semplicemente passando dalla fase adolescenziale a quella adulta: meno dramma e più stabilità.
I numeri dei clienti da soli non bastano più per andare avanti. Ora contano:
 
• redditività
• fiducia
• profondità di funzione
 
Chi vuole restare deve dimostrare di essere ben più di un’alternativa conveniente alla banca tradizionale. La realtà è che l’offerta digitale delle banche tradizionali sta migliorando sempre di più e le neobanche devono dimostrare di poter offrire un valore aggiunto concreto.
 
In Svizzera, il mercato si concentrerà su pochi marchi forti. Le neobanche che combinano innovazione, un modello di business solido e qualità svizzera avranno successo. Le altre, beh… no.

Crescita attraverso l’integrazione e non più attraverso le app

Le operazioni bancarie dovrebbero inserirsi nella vita delle persone, non il contrario. In futuro, sarà fondamentale la capacità di una banca di adattarsi alla vita quotidiana dei propri utenti. Una banca non dovrebbe limitarsi a gestire le transazioni, ma affiancare i propri clienti.
 
Le neobanche come Yuh e Neon sono già molto avanti: banking, trading, risparmio, previdenza e criptovalute sono tutte funzionalità disponibili in un’unica app.
 
Il prossimo passo? Il collegamento intelligente di questi settori. Così, si passa da un’app a una vera e propria piattaforma finanziaria.
 
Ad esempio:
• obiettivi di risparmio adeguati automaticamente;
• portafogli ETF che si adattano ai tuoi obiettivi tramite IA;
• pianificazione finanziaria che prevede piuttosto che analizzare a posteriori.
In breve: la finanza che ti facilita il lavoro, così puoi occuparti di ciò che ti piace di più.

Tecnologia: l’IA sarà il nuovo motore (ma non il nuovo capo)

Più cervello nell’app, meno stress nella vita di tutti i giorni. Il più grande impatto nei prossimi anni sarà fornito, poco sorprendentemente, dall’intelligenza artificiale. Già oggi è in grado di analizzare le transazioni e riconoscere i modelli. Presto, però, offrirà aiuto in modo ancora più rapido, preciso e proattivo:
 
• ottimizzare i piani di risparmio;
• riconoscere opportunità di investimento;
• segnalare tempestivamente le difficoltà finanziarie.
 
Il segreto sarà quello di non integrare l’intelligenza artificiale semplicemente perché sembra una soluzione interessante, ma di utilizzarla in modo opportuno. I clienti vogliono essere supportati, ma non vogliono avere la sensazione che i loro soldi possano scomparire all’improvviso con il pilota automatico. La decisione spetta sempre all’essere umano.

Regolamentazione: severa sì, ma anche sicura!

Gli standard svizzeri sono un vantaggio competitivo che molti sottovalutano.
 
Più il settore bancario diventa tecnico, più sicurezza, protezione dei dati e conformità diventano importanti. Le neobanche svizzere hanno un vantaggio in questo senso, poiché operano in un ambiente che stabilisce standard elevati.
 
Questi standard non sono un fardello, ma un’iniezione di fiducia. Proprio nel digital banking le persone vogliono sapere:
 
• In che modo l’app prende decisioni?
• Chi vede i miei dati?
• Quanto è protetto il mio denaro?
 
Chiarezza e trasparenza creano fiducia.

Concorrenza e struttura: il mercato si sta assestando, in modo scrupoloso

Non tutte le neobanche rimarranno in gara fino alla fine. Alcune neobanche svizzere sono già fallite. Altre sono sotto pressione. I fornitori internazionali vengono sì utilizzati, ma senza licenza svizzera rimangono spesso solo la seconda o la terza scelta.
 
La verità è semplice: solo le neobanche con un marchio forte, vantaggi chiari per i clienti e un prodotto tecnologicamente all’avanguardia sopravvivranno a lungo termine. Tutto il resto prima o poi verrà escluso dal mercato.

Banking senza fesserie: ecco cosa si aspettano i clienti oggi

La rivoluzione digitale ha cambiato completamente il rapporto tra le persone e le banche. In passato, il banking funzionava più o meno cosî: «Ti diciamo noi cosa dovresti fare». Oggi, invece, si può riassumere in: «Aiutami, ma non travolgermi». I clienti non desiderano solo servizi, ma anche comprendere cosa accade con i loro soldi. Vogliono avere la sensazione che la banca sia al loro fianco, non che si comporti come un’insegnante.
 
Per riuscirci, sono necessari strumenti facili da comprendere, una comunicazione che non sembri una giungla di paragrafi e app che traducano in modo semplice e intuitivo questioni complesse. L’obiettivo è che ognuno possa gestire le proprie finanze in modo autonomo, senza crisi di nervi e senza dover ricorrere a un linguaggio tecnico.

Da cliente a partecipante

Il cambiamento più grande è che le persone non vogliono più essere semplici clienti. Vogliono partecipare alle decisioni, contribuire alla realizzazione di un progetto e dare il loro contributo. E tutto questo in una lingua che comprendono.
 
Risparmio in ETF, criptovalute, pianificazione del budget: tutto questo dovrebbe essere così intuitivo da poter essere fatto in tram, senza dover leggere tre volte. Le neobanche che lo comprendono non sviluppano prodotti, ma creano un ecosistema in cui le persone possono imparare, crescere e prendere decisioni finanziarie migliori nel lungo periodo.
 
In breve, i clienti non vogliono più dire: «Fai tu». Vogliono dire «Fallo in modo semplice e mostrami come funziona».

La sicurezza è e rimane un aspetto decisivo

La sicurezza è e rimane un aspetto decisivo.
 
Innovazione sì, ma senza compromettere la sicurezza! Anche se il mondo digitale diventa sempre più emozionante, la sicurezza rimane un aspetto imprescindibile. La domanda «I miei soldi sono davvero al sicuro qui?» preoccupa molte persone, a prescindere da quanto siano digitali.
 
Perciò, le neobanche devono comunicare chiaramente:
 
«Sì, abbiamo una licenza bancaria svizzera. Sì, siamo regolamentati. E no, il tuo denaro non scompare in qualche misteriosa galassia cloud.»
Gli standard svizzeri rimangono un enorme vantaggio in termini di fiducia, soprattutto per gli utenti che vogliono essere digitali, ma non accettano tutto alla cieca.

Controllo e fiducia

Il banking funziona solo se dà una sensazione positiva. La fiducia non si costruisce con il marketing, ma con le esperienze. Ogni interazione positiva con l’app, ogni informazione chiara e ogni prezzo trasparente contribuiscono a rafforzare il rapporto tra banca e cliente.
 
In questo caso, l’autodeterminazione gioca un ruolo enorme. I clienti vogliono poter vedere in qualsiasi momento cosa sta succedendo, perché sta succedendo e quanto costa. La trasparenza sembra semplice, ma nel mondo delle banche è quasi un superpotere.
 
E poi c’è l’ambivalenza del digitale.
 
Le persone desiderano un supporto intelligente, ma non vogliono perdere il controllo. Proprio per questo motivo, le neobanche devono utilizzare l’intelligenza artificiale come strumento e non come sostituto delle decisioni. L’app può essere d’aiuto, ma l’ultima parola spetta sempre all’essere umano.
La smart finance non è una moda passeggera, ma la nuova normalità. Le banche che non si evolvono prima o poi perderanno il contatto con la clientela.

Le neobanche come parte fissa della nostra quotidianità monetaria

L’entusiasmante fase iniziale, in cui tutto era nuovo, brillante e un po’ sperimentale, è finita. Oggi il neobanking non è più un gioco, ma una parte integrante della vita finanziaria quotidiana. Gli ultimi anni hanno dimostrato che nessuno vuole prodotti bancari complicati o modelli di commissioni poco chiari. Le persone vogliono soluzioni che rendano la loro vita più semplice, non che generino ulteriore stress.
 
Ed è qui che entrano in gioco le moderne neobanche. Si stanno trasformando sempre più in consulenti finanziari digitali per la costituzione del patrimonio, per gli investimenti sostenibili, per la previdenza o semplicemente per organizzare il budget mensile. L’obiettivo rimane lo stesso: più visione d’insieme, più autodeterminazione e meno complessità.
 
La smart finance non è una moda passeggera, ma la nuova normalità. Le banche che non si evolvono prima o poi perderanno il contatto con la clientela. Il futuro appartiene alle soluzioni che danno potere alle persone anziché sopraffarle.
Il consiglio di Yuh: La tua mossa intelligente per ora
 
Considerando gli sviluppi degli ultimi anni, una cosa è evidente: le migliori decisioni finanziarie non nascono da tabelle complicate, ma da strumenti che semplificano la vita. Ed è proprio qui che interviene Yuh.
 
Con Yuh hai:
 
• un’app all-in-one per pagare, risparmiare, investire e occuparti della previdenza;
• obiettivi di risparmio automatici, che funzionano in modo semplice;
• investimenti a partire da piccoli importi, che si tratti di ETF, azioni, criptovalute o investimenti tematici;
• informazioni trasparenti invece di gergo da esperti;
• TWINT integrato direttamente;
• sicurezza svizzera sullo sfondo, la forza di Swissquote alle spalle;
 
In breve, Yuh non ti affianca solo nelle operazioni bancarie quotidiane, ma ti aiuta passo dopo passo a organizzare la tua vita finanziaria in modo che ti faccia sentire bene: facile, autodeterminato e senza drammi. Quindi, se sei pronto a rendere la tua vita finanziaria più intelligente, senza sacrificare tutto il tuo fine settimana, scarica l’app Yuh.

Become Wealthy

Questo articolo è nato in collaborazione con Become Wealthy, che spiega i temi finanziari senza dover leggere tre volte per comprendere veramente il nocciolo della questione. Semplice, chiaro e piacevole. Che si tratti di risparmiare, investire o gestire il denaro nella vita di tutti i giorni, Become Wealthy ti aiuta a scoprire i passi giusti e ad acquisire maggiore sicurezza nelle tue capacità, senza sopraffarti. L’obiettivo? Meno dubbi, più «Ok, adesso ho capito».